L'energia idroelettrica è ancora oggi l’asse portante delle fonti rinnovabili in Italia, in termini di capacità installata e resa energetica.
Secondo uno studio realizzato dalla Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche italiane l’idroelettrico rappresenta il 41% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili in territorio nazionale.
Idroelettrico e Italia: una storia “antica”
I quasi 4.300 impianti idroelettrici italiani producono 46 TWh annui, pari al 16,5% dell’elettricità totale generata nel nostro Paese.
Per garantire l’efficienza del settore sono importanti due fattori: manutenzione e investimenti. Grazie anche ad operazioni di manutenzione e di ammodernamento degli impianti idroelettrici, sarà possibile un aumento di potenza di 5.772 MW entro il 2030 da aggiungere agli attuali di oggi di 18,9 GW.
I benefici per l’ambiente
I benefici ambientali dell’idroelettrico? Anche se non sempre evidenti, sono diversi:
- riduzione degli effetti della siccità; le centrali idroelettriche aiutano a raccogliere l’acqua piovana
- contenimento del rischio idrogeologico
- stabilizzazione delle falde
- migliore integrazione nel mercato elettrico e servizi di rete
- maggiore flessibilità
- sicurezza del sistema e capacità di accumulo
L’idroelettrico è una risorsa in gran parte già sfruttata, ma di grande livello strategico nella politica del 2030 e nel lungo periodo. Nel 2050 sarà necessario preservare e incrementarne la produzione.