Il Rapporto di Legambiente, recentemente presentato a Roma presso la sede del GSE, parla dei progressi di un Italia sempre più green. Lo dice il numero di comuni rinnovabili che fa dell’Italia un Paese dalle forti potenzialità.
Tuttavia, c’è ancora molto da fare: ecco come le fonti di energia rinnovabile possono trasformare il volto dell’economia italiana, scrivendone un nuovo futuro.
Numeri green
Comuni Rinnovabili 2016 – il Rapporto di Legambiente - parla chiaro: oggi sono 39 i comuni italiani definiti rinnovabili al 100%; e 850mila gli impianti che in tutto il Paese producono energia da fonti rinnovabili,
con una crescita dal 15% al 35,5% dei consumi elettrici da fonti rinnovabili e fino al 17% in più per quanto riguarda i consumi complessivi, solo negli ultimi 10 anni.
In 2660 comuni, infine, l’energia green prodotta supera quella utilizzata.
Solare, idroelettrico e geotermico
L’Italia è al primo posto per incidenza del solare in termini ci consumi elettrici. Oggi, sono almeno 8.047 i comuni dotati di almeno un impianto. Per quanto riguarda l’eolico sono 850 i comuni interessati al settore; mentre il mini idroelettrico registra una potenza totale installata di 1.297 Ww per un totale di 1.275 comuni italiani. La geotermia si afferma in 535 comuni, produttori di 1.086,4 Mw elettrici, 233,2 Mw termici e 3,4Mw frigoriferi. Anche le bioenergie sono in continua crescita.
Oltre alla premiazione di alcuni comuni, “speciali” per la buona condotta e i risultati ottenuti in produzione di energia green, la novità del 2016 è stato il premio riconosciuto ai “Parchi Rinnovabili”che evidenzia le buone pratiche all’interno di aree protette. Tra le realtà distinte: il Parco naturale Adamello Brenta, il Parco nazionale della Sila, il Parco delle Dolomiti, il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e il Parco Nazionale del Gargano.
Nuove conquiste
Secondo Legambiente, l’Italia può così ripartire dalle energie rinnovabili. Tuttavia, c’è ancora qualcosa da fare e migliorare. Per esempio: liberare l’autoproduzione e permettere la distribuzione locale di energia da fonti rinnovabili negli edifici e nei distretti produttivi. Migliorare e semplificare le procedure di diffusione degli impianti di energie pulite, anche per favorire la produzione domestica. La rete elettrica esige di modernizzazione, così come le pratiche di incentivazione, che devono valutare nuovi obiettivi e spese.
Le nuove conquiste di un’Italia sempre più rinnovabile porterebbero a vantaggi all’ambiente, all’economia, ma anche all’occupazione che, secondo le più attuali stime, potrebbe reclutare 800mila nuovi lavoratori nel settore delle energie rinnovabili e della riqualificazione edilizia.