Nel 2016 la produzione di elettricità in Italia è stata coperta per il 50% da fonti di energia rinnovabile. La storia parla chiaro: è dagli anni Sessanta che l’idroelettrico spopola nel nostro Paese; tuttavia, i consumi oggi sono cambiati e così anche la domanda di energia elettrica e la produzione da fonti rinnovabili.
I numeri dell’idroelettrico italiano
In Italia l’energia idroelettrica ha contribuito alla crescita e allo sviluppo dell’industrializzazione. Il nostro Paese si è affermato in seconda posizione, dopo il Giappone, come Paese che più ha utilizzato il suo potenziale idroelettrico.
Nei primi mesi del 2016 l’idroelettrico ha rappresentato il 39% della produzione rinnovabile italiana. Ma questo non è il solo settore in crescita. Il successo delle rinnovabili è la conseguenza della politica d’incentivi che ha contribuito all’aumento della produzione elettrica da rinnovabili e ha permesso all’Italia di raggiungere l’obiettivo fissato per il 2020.
Anche il 2017 è iniziato in positivo. Il settore idroelettrico ha visto aumentare del 4% la nuova potenza installata rispetto all’anno scorso. Tra le regioni in crescita si classificano Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Piemonte.
Idroelettrico nel mondo
Proprio la lotta contro i cambiamenti climatici e la corsa alle energie rinnovabili preannuncia oggi la crescita del mercato idroelettrico mondiale.
Il settore idroelettrico rappresenta circa il 70% dell’energia elettrica prodotta e della capacità installata delle principali fonti di energia rinnovabile (dati riferiti al 2014). Non è tutto: le statistiche prevedono un’ulteriore crescita entro il 2025 soprattutto grazie alla spinta sul mercato di alcuni grandi fornitori come Cina, Brasile e India.