Rinasce la centrale idroelettrica realizzata dal padre di Einstein

13 Ottobre 2021

Più di un secolo fa, nel 1898, il padre di Albert Hermann Einstein portò luce ed elettricità a Canneto sull'Oglio, un piccolo paese nel mantovano.
Come? Trasformando il vecchio mulino ad acqua, utilizzato per la macinazione del grano, in una centrale elettrica per l'illuminazione pubblica e privata, installando al suo interno turbine idrauliche e generatori.

Successivamente questa antica centrale fu ribattezzata “Officina della Luce”.
In passato poteva fornire energia non solo per l'illuminazione pubblica, ma anche per alcune importanti fabbriche della zona, oltre che per ospedali locali, farmacie, medici e alcuni artigiani.

La nuova centrale idroelettrica

Ora, dopo parecchi anni dalla chiusura della centrale, il Consorzio di Bonifica Garda Chiese ha deciso di rinnovarla, investendo 450.000 euro attraverso una convenzione con il Comune, per il ripristino del vecchio mulino di Einstein (Mulino San Giuseppe) e la realizzazione di una centrale idroelettrica moderna, ad acqua fluente, che sfrutta il dislivello tra la pianura e l’alveo del fiume Oglio. Il sistema è quindi totalmente green.

Questi lavori sono iniziati nel luglio dello scorso anno e la centrale sarà presto messa in funzione. Avrà un impatto molto positivo sul territorio, e consentirà al comune di riutilizzare gli utili del piano, a beneficio dello spartiacque e quindi dell'intero territorio.

La scoperta da parte di Canneto dell'attività di Einstein è una notizia relativamente nuova accaduta durante la catalogazione di alcuni documenti d'archivio.
Oggi, 123 anni dopo, sembra che il passato e il presente si siano fusi, dando a Hermann Einstein il riconoscimento che di fatto in passato è mancato e riconoscendo la centrale idroelettrica un bene comune e prezioso per il territorio in cui risiede.